Le tante mappe dell'adroterapia

Le immagini per la diagnosi e la terapia dei tumori

Conversazione con Maria Giuseppina Bisogni, Simona Giordanengo, Marco Paganoni, modera Piergiorgio Cerello
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Quando 

24 ottobre, ore 11:00

Dove 

Palazzo della Borsa, Sala delle Grida
Via XX Settembre, 44

Età consigliata 

Da 20+ a 19 anni

Tipologia e disciplina 

Conversazione
Medicina e Scienze Biomediche

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Il trattamento adroterapico (una forma avanzata di radioterapia) delle neoplasie è basato su molte tecnologie sviluppate per esperimenti di fisica nucleare: acceleratori e rivelatori di particelle, simulazioni complesse, metodi di ricostruzione ed analisi di dati. Nelle varie fasi del percorso del paziente (dalla diagnosi al completamento della terapia), queste tecnologie sono essenziali nel produrre le immagini (ovvero le mappe) che forniscono al medico le informazioni necessarie. Ripercorrere la storia di queste tecnologie permette di capire come fisica nucleare e medicina siano altamente legate tra loro, e come probabilmente lo saranno sempre di più in futuro. Capiremo come ottenere immagini, in 2D e 3D, in grado di favorire la corretta diagnosi e l’identificazione del volume tumorale, ma anche simulazioni sempre più precise, fondamentali per la pianificazione del trattamento, specifico per ogni paziente. Le mappe così ottenute permettono anche di calibrare al meglio la terapia, massimizzando l’effetto delle particelle indirizzate sulla massa tumorale e minimizzando il danno sui tessuti sani vicini – riducendo così il rischio di effetti collaterali.

In collaborazione con

INFN - Sezione di Torino, Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica

Maria Giuseppina Bisogni, docente presso l'Università di Pisa, si occupa di rivelatori a stato solido e delle loro applicazioni al settore dell’imaging medicale. Tra i risultati più significativi ci sono lo sviluppo di un concetto innovativo di rivelatore PET basato su un cristallo monolitico e lo sviluppo del rivelatore INSIDE per la verifica in tempo reale della qualità dei trattamenti in adroterapia.

Simona Giordanengo, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Torino, svolge attività di ricerca in fisica applicata alla medicina. Si occupa dello sviluppo di tecniche e strumentazioni per la cura dei tumori con l’uso di radiazioni ionizzanti. Ha contribuito alla realizzazione del sistema di controllo del fascio di particelle per il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia.

Marco Paganoni, docente al’Università di Milano Bicocca, è Fisico Sperimentale delle Particelle nell’esperimento CMS, in presa dati al collisore LHC (CERN). Ha sviluppato il calorimetro elettromagnetico di CMS ed attualmente svolge attività di ricerca nell’ambito di cristalli scintillanti ultraveloci che permetteranno di realizzare dispositivi per la PET molto più sensibili

Piergiorgio Cerello, ricercatore presso la sezione di Torino dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. È stato tra i fondatori del progetto ALICE al Large Hadron Collider del CERN e responsabile del progetto INFN/MAGIC5, che ha sviluppato un sistema di ricerca automatica di noduli in tomografie del polmone. Si occupa prevalentemente di applicazioni mediche, in collaborazione con varie istituzioni, tra cui il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Pavia).

Palazzo della Borsa, Sala delle Grida
Via XX Settembre, 44