La mente abituata

Perché le cose smettono di interessarci

Lectio Magistralis con Massimo Turatto
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Quando 

30 ottobre, ore 15:00

Dove 

Biblioteca Universitaria di Genova
Via Balbi, 40

Età consigliata 

Da 16 anni

Tipologia e disciplina 

Lectio Magistralis
Medicina e Scienze Biomediche

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
«In seguito furono sempre le stesse cose a ripetersi: lo stesso scotimento intervallato da colpi, la stessa neve contro il vetro, lo stesso rapido alternarsi di un calore soffocante al freddo e di nuovo al caldo, lo stesso balenare degli stessi volti nella penombra, le stesse voci, e così Anna cominciò a leggere e a comprendere quel che leggeva.» Tutti noi sperimentiamo ogni giorno l’esperienza vissuta in treno da Anna Karenina: la nostra risposta a uno stimolo che si ripete tende ad affievolirsi fino a scomparire. Questo fenomeno si chiama abituazione. Grazie all’abituazione, che è una cosa diversa dall’abitudine, dopo un po’ non avvertiamo più il ticchettio dell’orologio o il ronzio del condizionatore. Per lo stesso motivo, però, una storia d’amore può sfiorire con il tempo; diventiamo sempre meno capaci di indignarci se siamo sovraesposti a notizie di truffa o di atti corruzione; possiamo incorrere in disordini alimentari o in condizioni di tossicodipendenza. Ma possiamo evitare che l’abituazione si posi come una coltre di disinteresse su quello che più ci è familiare? Da un certo punto di vista no, perché è un processo inevitabile messo in atto dal nostro cervello, ma in realtà molto dipende dal nostro atteggiamento. Il solo modo per ostacolarla è impegnarci a mantenere la nostra attenzione su ciò che, pur ripetendosi, ci interessa - o per meglio dire, che vogliamo continui a interessarci.

In collaborazione con

Zanichelli Editore

Massimo Turatto è docente di Psicologia Sperimentale all’Università di Trento, dove è coordinatore del Corso di Dottorato e Professore ordinario presso il Centro Interdipartimentale Mente/Cervello (CIMEC) e il Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive. Si occupa di come si impara ad ignorare gli stimoli irrilevanti e della relazione tra motivazione e attenzione.

Biblioteca Universitaria di Genova
Via Balbi, 40