Digital mapping e azione umanitaria

L'esperienza di Medici Senza Frontiere

Conversazione con Jana Bauerovà, Chiara Montaldo, Jean-Pierre Weza, modera Mattia Crivellini
Voglio partecipare

Quando 

30 ottobre, ore 11:00

Dove 

Palazzo della Borsa, Sala delle Grida
Via XX Settembre, 44

Età consigliata 

Da 14 anni

Tipologia e disciplina 

Conversazione
Scienza e società

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Obiettivo del Missing Maps Project, un'iniziativa lanciata da Medici Senza Frontiere (MSF) insieme alla Croce Rossa britannica, Croce Rossa americana e al team umanitario di OpenStreetMaps, è quello di mappare le aree più vulnerabili dei Paesi in via di sviluppo, per mettere dati aggiornati a disposizione delle organizzazioni non governative. Le équipe di MSF e altre organizzazioni umanitarie, infatti, operano spesso in aree remote dove la mancanza di mappe sufficientemente dettagliate rende impossibile pianificare campagne di vaccinazione o valutare i bisogni della popolazione, raggiungere i pazienti rapidamente o effettuare il monitoraggio epidemiologico in caso di focolaio di Ebola o colera. Il progetto è aperto a tutti/e: si può partecipare volontariamente, accedendo al sito e iniziando a mappare grazie a potenti ingrandimenti di immagini satellitari durante i cosiddetti "Mapathon". Capiremo, anche grazie alla testimonianza di alcuni operatori umanitari, come avere a disposizione delle mappe aggiornate e precise sia fondamentale nei progetti dove MSF affronta un’emergenza sociale, climatica o sanitaria, e come l’efficienza e la rapidità del lavoro dell’equipe sul campo dipenda anche da questi strumenti. Analizzando un case-study esemplificativo scopriremo le fasi del processo di mappatura, gli strumenti e le competenze, e infine attraverso la lettura dei dati di output del case-study, l’impatto della mappatura sull'efficacia del progetto MSF e sui pazienti trattati.

In collaborazione con

Medici senza frontiere

Jana Bauerová è la coordinatrice della comunicazione Missing Maps per Medici Senza Frontiere (MSF) a livello globale. Ha studiato relazioni internazionali presso il Graduate Institute di Ginevra, in Svizzera. Ha lavorato presso l'ufficio delle Nazioni Unite (ONU) a Ginevra e per il Comitato Internazionale della Croce Rossa come delegata e portavoce in missioni in Kirghizistan e Ucraina. Nel suo ruolo attuale, oltre a comunicare il progetto Missing Maps, è coinvolta nell'organizzazione di Mapathon e nel coinvolgimento dei volontari nella mappatura di territori in molti dei paesi in cui interviene MSF. 

Chiara Montaldo, medico infettivologo e operatrice umanitaria di MSF; laureata in Medicina e Chirurgia, e ha conseguito un diploma in Medicina Tropicale presso l’Istituto di Medicina Tropicale “Prince Leopold” di Anversa, in Belgio. Con Medici Senza Frontiere è stata in Centrafrica e Congo, a Xiangfan e dintorni in Cina, in India, Ucraina, Libano e Nigeria. Lavora presso l'Ospedale Spallanzani di Roma come Dirigente Medico.

Jean-Pierre Weza è operatore GIS di Medici Senza Frontiere con più di sei anni di esperienza in progetti umanitari GIS, nei quali propone, progetta e implementa il sistema di gestione dei dati geografici e il flusso di lavoro, si occupa del controllo qualità, organizza e supervisiona le attività GIS sul campo GIS, forma il personale delle missioni sull'uso degli strumenti GIS.

Mattia Crivellini è laureato in Informatica presso l’Università di Bologna, è appassionato di tecnologie digitali e intelligenza artificiale, ha studiato negli Stati Uniti Scienze Cognitive presso l’Indiana University. Dal 2011 è direttore di Fosforo, la festa della scienza di Senigallia. Organizza in l’Italia e all’estero attività, conferenze e spettacoli di comunicazione e divulgazione della scienza tramite l’Associazione Culturale NEXT. È autore della collana Pazzi per la Matematica edita da White Star Kids e della collana Esperimenti che passione edita da National Geographic Kids, collabora con Clementoni per la realizzazione di giochi scientifici.

Palazzo della Borsa, Sala delle Grida
Via XX Settembre, 44