Archeologia e Intelligenza Artificiale

Studiare il patrimonio culturale dallo spazio

Lectio Magistralis con Arianna Traviglia
Voglio partecipare

Quando 

29 ottobre, ore 21:30

Dove 

Palazzo della Borsa, Sala delle Grida
Via XX Settembre, 44

Età consigliata 

Da 14 anni

Tipologia e disciplina 

Lectio Magistralis
Scienza e società

  • Cosa
  • Chi
  • Dove
Quasi nessuno sa che esiste una florida cooperazione fra le tecnologie spaziali - proiettate al futuro - e la ricerca archeologica - che invece guarda al passato - grazie (anche) alle innovazioni in ambito di intelligenza artificiale: l’IA ci permette infatti di interpretare i dati di telerilevamento satellitare e costruire “mappe di rischio” dove è più alta la probabilità di scoprire nuovi siti archeologici, anche quando questi sono sepolti dal terreno o nascosti dalla vegetazione. Tali siti, che risultano invisibili da terra, sono invece visibili sulle immagini di telerilevamento (da aeromobili e da satelliti) grazie a delle variazioni che la loro presenza determina sulla vegetazione o sul suolo. La grande mole di dati satellitari raccolte dall’agenzia spaziale europea (ESA) e da quella italiana (ASI) viene studiata da sistemi computazionali (tra cui tecnologie di IA) in grado di analizzare, nel giro di alcuni minuti, le immagini che ricoprono decine di chilometri quadrati di un’area geografica di interesse. Si creano così le mappe di rischio archeologico, utilizzate da amministrazioni regionali e nazionali per evitare che i beni culturali nascosti possano essere danneggiati da attività agricole o dall’urbanizzazione. È così che futuro e passato si incontrano, per raccontare nuovi capitoli della nostra storia e salvaguardare le nostre preziose eredità culturali.

Arianna Traviglia, laurea in Storia con Specializzazione in Archeologia e dottorato in Geomatica e Sistemi Informativi Territoriali, dirige a Venezia il Centre for Cultural Heritage Technology dell’IIT. È stata Visiting Fellow all’University of Washington e, successivamente, Research Fellow all’University of Sydney e alla Macquarie University (Sydney). Esplora le infinite possibilità di ricerca offerte dalle scienze computazionali più avanzate, è Editor del Journal of Computer Applications in Archaeology e ricopre ruoli di Executive in varie associazioni scientifiche.

Palazzo della Borsa, Sala delle Grida
Via XX Settembre, 44